Narratività e discernimento morale
Narratività e discernimento morale
Una lettura a partire dalla ricerca filosofica di P. Ricoeur
di Cosimo ALÒ
La pista di ricerca condotta nel presente volume porta avanti la convinzione secondo cui una modalità efficace per sviluppare una teologia morale attenta alle esigenze evangeliche e nello stesso tempo capace di valorizzare la coscienza dei fedeli sia quella di riscoprire la qualità narrativa del discernimento morale.
Quando si parla di narrazione, specie in teologia morale, generalmente il pensiero va ai racconti utilizzati per una finalità di tipo pedagogico, ossia per persuadere intorno ad alcuni valori. Gli studi di P. Ricoeur sul racconto mettono in evidenza, invece, che la forza della narratività non si esaurisce semplicemente nella sua capacità di convincimento. Le narrazioni, molto più radicalmente, contribuiscono a operare una raffigurazione del mondo dell’azione e dell’identità del soggetto, suscitando come risposta in ogni lettore un rinnovato racconto di sé. Da qui nasce l’ipotesi, ossia che la via della
narrazione possiede una valenza non solo pedagogica, ma anche identitaria ed epistemologica, poiché interpella la coscienza del soggetto, sollecitandola a essere non una destinataria passiva, bensì prima protagonista nella ricerca della verità (cf. II copertina)
Cosimo ALÒ
Narratività e discernimento morale
Una lettura a partire dalla ricerca filosofica di P. Ricoeur
(Dissertatio Series romana 64), Glossa, Milano 2021, pp. 378
don Cosimo Alò (1990) è presbitero dell’Arcidiocesi di Taranto, dopo la Maturità scientifica ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico “Regina Apuliae” della Facoltà Teologica Pugliese. Ha proseguito i suoi studi per il conseguimento della Licenza e del Dottorato in Teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana. Attualmente frequenta il corso di Licenza in Diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense (cf. III copertina)