Studia Moralia 2020 • online l’editoriale del I fasciolo
editoriale
di Maurizio P. Faggioni
Nel programmare il tema portante di questo fascicolo di Studia Moralia, abbiamo pensato di dare rilievo ad un evento ecclesiale di grande significato, il Sinodo speciale per l’Amazzonia, celebrato a Roma nell’ottobre scorso. Il Sinodo ha costituito il banco di prova per alcune prospettive teologiche e pastorali lanciate da papa Francesco nel suo Magistero ed in particolare alla categoria di ecologia integrale la quale è molto più di una declinazione in salsa cristiana dei temi dell’ambientalismo militante, ma rappresenta una prospettiva innovatrice sia rispetto alla teologia tradizionale, tendenzialmente antropocentrica, sia rispetto a una cultura ambientalista che, pur essendo appassionata e impegnata, talora si muove entro limitati orizzonti. Il Sinodo ha vissuto un atteggiamento interiore che si propone di legare, in un progetto di ampio respiro e audacemente inculturato, l’annuncio del Vangelo, la cura della casa comune e la giustizia per i più poveri e svantaggiati della terra. Sarà il prof. Stefano Zamboni, S.C.J. a introdurci nei temi salienti del Sinodo, dalla sua preparazione al suo svolgimento sino al Documento finale, ripreso e orchestrato nella esortazione post-sinodale Querida Amazonia. Nello scandire la terna integralità, contemplazione conversione, l’Autore ci introduce a gustare l’afflato potente che pervade alcune delle più belle pagine dell’Esortazione. L’aspetto della conversione ecologica viene ripreso e approfondito, con frequenti riferimenti a tutto il Magistero postconciliare, dall’intervento del prof. Martin Carbajo Núñez, O.F.M. che fa risuonare le molteplici corde toccate nei lavori sinodali con una speciale attenzione alle dimensioni ecclesiali e pastorali e alla necessità di oltrepassare il paradigma tecnocratico per aprirsi ad un paradigma relazionale a tutto campo. Alcune discussioni che hanno polarizzato la stampa e il dibattito intraecclesiale, come quello del ruolo della donna e delle culture amazoniche nella vita cristiana, vengono qui ricollocati come tasselli preziosi in una visione d’insieme. Si propone di offrire uno sguardo globale al Documento finale anche l’articolo del prof. Maikel Dalbem, C.Ss.R che salutiamo come nuovo docente all’Accademia e collaboratore di Studia Moralia: egli sottolinea il compito dialogico-propositivo del documento, eco di uno stile di lavoro veramente sinodale. Non si riferiscono espressamente al Sinodo, ma ne contrappuntano spirito e temi l’articolo molto suggestivo del prof. Leonardo Salutati che analizza il tema delle “periferie” nel pensiero di papa Francesco, studiandone la genealogia e gli sviluppi, soprattutto nella prospettiva dell’etica sociale, e l’ampio articolo Preserving Earth del prof. Andrea Vicini, S.J. dedicato a mostrare il compito profetico della bioetica teologica nell’accogliere le sfide della salute pubblica globale e della sostenibilità ambientale.
Il numero era già in fase avanzata di preparazione e già il blocco degli studi or ora presentati era saldamente definito, quando l’ondata pandemica del Covid-19 si è abbattuta sulla popolazione del pianeta, come un incubo che si credeva retaggio dei secoli passati e che ha svelato la intrinseca fragilità dell’essere umano e delle sue strutture sociali, sanitarie, politiche, economiche. Dedicheremo il prossimo numero della rivista a una analisi approfondita di alcune questioni etiche emergenti al tempo del Coronavirus, ma non potevamo non offrire un nostro primo saggio di riflessione sul tema. L’intervento originale e pensoso del prof. Rogério Gomes, C.Ss.R. con sguardo penetrante e varietà di approcci, ci offre stimoli per un lavoro di riflessione, approfondimento, comprensione e ci fa intravedere prospettive inedite per abitare in modo più responsabile questo tempo di incertezza e, se lo vorremmo, di rinascita. L’attualità del tema ci ha suggerito di collocare questo intervento in apertura del numero, a testimoniare la vocazione della teologia morale e, soprattutto, della teologia dell’Accademia a non temere di sporcarsi le mani vivendo immersa nell’oggi della storia e delle storie delle persone.
Come a significare un passaggio di testimone da una generazione di moralisti all’altra, l’articolo del prof. Gomes è preceduto dall’In memoriam di padre Marian Nalepa (1936-2019) che fa da prologo al presente numero. Redentorista polacco dai molteplici interessi, in quasi un ventennio di docenza all’Accademia Alfonsiana espresse la sua squisita sensibilità per le problematiche dell’uomo del nostro tempo e per la missione della teologia morale di esprimere la sublimità della chiamata del credente in Cristo per portare nel mondo i frutti dell’amore.
Nella rubrica Convegni e Commenti, il prof. Giorgio Giovanelli offre una stimolante riflessione sulla celebrazione dell’Eucaristia e della Penitenza in rapporto con i nuovi mezzi di comunicazione sociale che si stanno rivelando strumenti preziosi per la vita cristiana in questo tempo di pandemia. Riproponendo il testo di una sua riflessione, il prof. Réal Tremblay, C.Ss.R. ci invita ad alzare lo sguardo sulla misteriosa effige della Sindone per cogliervi il senso dell’amore divino manifestato nell’Uomo “che ben conosce il patire”. Nelle Presentazioni di libri troviamo due opere di carattere diverso, ma entrambe legate agli attuali interessi di studio dell’Accademia: il volume su Riconciliazione e Penitenza curato dal prof. Alfonso V. Amarante, C.Ss.R e dalla prof. Filomena Sacco, frutto di un corso tenuto collegialmente dai docenti dell’Accademia con metodologia interdisciplinare, e il volume, scritto a quattro mani dal prof. Maurizio P. Faggioni, O.F.M e dalla dottoressa Anna Giorgi, come ipotesi di lavoro per un’etica animale che si intrecci con l’etica umana attraverso la valorizzandone del tema della relazione del comune destino.
Il numero, già ricco, si chiude con una serie nutrita di Recensioni e di Segnalazioni fra le quali sottolineiamo, a motivo del tema alfonsiano, la presentazione del volume di Raphael Gallagher, C.Ss.R. già professore dell’Accademia, dedicato al trattato della coscienza nella Theologia Moralis di sant’Alfonso.
Prima di chiudere questa nostra “chiacchierata” con i Lettori, vorremmo attirare la vostra attenzione sul Comitato scientifico che, per la prima volta, compare nella seconda pagina della Rivista. Sono nomi di moralisti di tutto il mondo che hanno aderito con generosità alla richiesta di far parte del nascente Comitato scientifico di Studia Moralia e che ci onorano della loro stima e amicizia. A loro il nostro più fraterno e cordiale ringraziamento.
Mentre scrivo la pandemia in Europa sta transitando dal confinamento verso fase delicatissima e incerta di ripresa delle attività, in altre regioni la lotta al morbo insidioso è appena all’inizio. Affidiamo a Maria, Madre del perpetuo soccorso, questa generazione, le sue opere e i suoi giorni.
Roma 3 maggio 2020
Domenica del Buon Pastore